Il Paese
La Repubblica Centrafricana è un paese dell’Africa centrale caratterizzato da una grande varietà di paesaggi. La sua posizione geografica strategica l’ha resa un crocevia di culture e di rotte commerciali, ma l’ha anche esposta a conflitti e instabilità. Le risorse naturali del paese, tra cui diamanti, oro e uranio, hanno spesso attirato l’interesse di attori esterni e alimentato tensioni interne.
Nel 2023, la popolazione della Repubblica Centrafricana era di circa 5.152.421 abitanti. La crescita demografica è significativa, con un tasso di crescita della popolazione dell’1,1%. La distribuzione della popolazione è prevalentemente rurale, con il 60% degli abitanti che vive in aree rurali. L’aspettativa di vita alla nascita è di circa 50 anni per gli uomini e 55 anni per le donne.
Dal punto di vista socioeconomico, la Repubblica Centrafricana è uno dei paesi più poveri al mondo. L’economia è basata principalmente sull’agricoltura di sussistenza e le infrastrutture sono carenti. Le disuguaglianze sociali sono profonde e l’accesso ai servizi di base è limitato per gran parte della popolazione. La presenza di gruppi armati e la scarsa governance hanno ostacolato lo sviluppo del paese.
Dal punto di vista politico, la Repubblica Centrafricana ha una storia turbolenta, segnata da colpi di stato, conflitti etnici e religiosi. Negli ultimi anni, il paese è stato teatro di una grave crisi umanitaria, scatenata da scontri tra gruppi armati e dalle violenze intercomunitarie, che inoltre hanno provocato un massiccio esodo della popolazione.
La situazione sanitaria è tra le più critiche al mondo: l’accesso ai servizi di base è estremamente limitato, con carenze acute di personale medico qualificato, farmaci essenziali e infrastrutture adeguate. Malattie infettive come la malaria, la tubercolosi e l’HIV/AIDS sono endemiche e la mortalità infantile e materna è tra le più alte al mondo. La malnutrizione è diffusa, soprattutto tra i bambini, e l’epidemia di COVID-19 ha ulteriormente aggravato una situazione già critica.
Nel 2022, il tasso di mortalità neonatale nella Repubblica Centrafricana era di circa 31,7 decessi per 1.000 nati vivi. Questo dato evidenzia la necessità urgente di migliorare le cure neonatali nel paese, dove l’accesso a servizi sanitari di qualità è limitato e le risorse sono scarse.
(Fonte: data.who.int)
La Repubblica Centrafricana in cifre
La Repubblica Centrafricana in cifre
Il nostro intervento
Uno dei principali fini istituzionali di Chiesi Foundation è la promozione di attività di ricerca medico scientifica, con una particolare attenzione allo studio delle malattie in campo respiratorio o neonatologico.
Lanciato nel 2021, il progetto IMPULSE (Improving Quality and Use of Newborn Indicators), sostenuto da Chiesi Foundation, ha come obiettivo primario quello di generare evidenze scientifiche su metodi e strumenti efficaci per migliorare la qualità dei dati neonatali in Africa subsahariana. Questo progetto di ricerca, implementato in Etiopia, Repubblica Centrafricana, Tanzania e Uganda, mira a contribuire al miglioramento della salute e del benessere dei neonati, in particolare di quelli piccoli e malati ricoverati in unità neonatali.
Dall’avvio del progetto, sono stati raggiunti importanti traguardi. Dopo aver definito le prime fasi e selezionato i team di ricerca nei diversi Paesi, si è proceduto alla raccolta e all’analisi dei dati.
Nel corso del 2023, è stata completata la raccolta dati in tutti i Paesi coinvolti e sono iniziate le prime analisi. Parallelamente, è stato sviluppato un modello di “Teoria del Cambiamento” che delineerà le future azioni del progetto. Questo modello, frutto di un ampio processo di consultazione con tutti gli attori coinvolti, è stato approvato dal Consiglio di Gestione di Chiesi Foundation.
I risultati finora ottenuti dal progetto IMPULSE dimostrano l’importanza di investire nella ricerca per migliorare la qualità delle cure neonatali nei Paesi a basso reddito. Grazie a questo progetto, sarà possibile sviluppare strumenti e metodologie più efficaci per monitorare e valutare la qualità dell’assistenza fornita ai neonati, contribuendo così a ridurre la mortalità infantile e a migliorare la salute delle nuove generazioni.
Il nostro intervento
Uno dei principali fini istituzionali di Chiesi Foundation è la promozione di attività di ricerca medico scientifica, con una particolare attenzione allo studio delle malattie in campo respiratorio o neonatologico.
Lanciato nel 2021, il progetto IMPULSE (Improving Quality and Use of Newborn Indicators), sostenuto da Chiesi Foundation, ha come obiettivo primario quello di generare evidenze scientifiche su metodi e strumenti efficaci per migliorare la qualità dei dati neonatali in Africa subsahariana. Questo progetto di ricerca, implementato in Etiopia, Repubblica Centrafricana, Tanzania e Uganda, mira a contribuire al miglioramento della salute e del benessere dei neonati, in particolare di quelli piccoli e malati ricoverati in unità neonatali.
Dall’avvio del progetto, sono stati raggiunti importanti traguardi. Dopo aver definito le prime fasi e selezionato i team di ricerca nei diversi Paesi, si è proceduto alla raccolta e all’analisi dei dati.
Nel corso del 2023, è stata completata la raccolta dati in tutti i Paesi coinvolti e sono iniziate le prime analisi. Parallelamente, è stato sviluppato un modello di “Teoria del Cambiamento” che delineerà le future azioni del progetto. Questo modello, frutto di un ampio processo di consultazione con tutti gli attori coinvolti, è stato approvato dal Consiglio di Gestione di Chiesi Foundation.
I risultati finora ottenuti dal progetto IMPULSE dimostrano l’importanza di investire nella ricerca per migliorare la qualità delle cure neonatali nei Paesi a basso reddito. Grazie a questo progetto, sarà possibile sviluppare strumenti e metodologie più efficaci per monitorare e valutare la qualità dell’assistenza fornita ai neonati, contribuendo così a ridurre la mortalità infantile e a migliorare la salute delle nuove generazioni.