Lavoriamo in 13 paesi
del Sud Globale

Chiesi Foundation svolge attivamente progetti e iniziative nel campo della ricerca scientifica e dello sviluppo per migliorare l’accesso alle cure sanitarie di qualità in ambito neonatale e respiratorio.

Lavoriamo in 13 paesi del Sud Globale

Chiesi Foundation svolge attivamente progetti e iniziative nel campo della ricerca scientifica e dello sviluppo per migliorare l’accesso alle cure sanitarie di qualità in ambito neonatale e respiratorio.

Perché operiamo nel Sud Globale

La Chiesi Foundation opera attivamente in 14 Paesi del Sud Globale con l’obiettivo di migliorare la salute e la qualità della vita dei bambini colpiti da patologie neonatali, delle loro madri e di tutte le persone affette da malattie respiratorie. Attraverso i suoi programmi, la Fondazione implementa soluzioni concrete e mirate per affrontare le sfide sanitarie più urgenti di queste regioni.

Attualmente, siamo presenti in Guyana, Nepal e Perù con il modello GASP (Global Access to Spirometry Project); in Benin, Burkina Faso, Burundi e Togo con il modello NEST (Neonatal Essential Survival Technology); e in Etiopia, Repubblica Centrafricana, Tanzania e Uganda con il progetto di ricerca IMPULSE (IMProving qUaLity and uSE of newborn indicators).

UN Sustainable Development Goals

Il nostro contributo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

Fondazione Chiesi, profondamente impegnata nel migliorare la salute globale e promuovere lo sviluppo sostenibile, sostiene attivamente gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite 3 e 17.

La salute neonatale

Dal 1990, il mondo ha compiuto notevoli progressi nella sopravvivenza infantile. A livello globale, il numero di decessi neonatali è sceso da 5 milioni nel 1990 a 2,3 milioni nel 2022. Tuttavia, il calo della mortalità neonatale dal 1990 al 2022 è stato più lento di quello della mortalità post-neonatale sotto i 5 anni.

Inoltre, i progressi si sono ridotti in modo significativo dal 2010 e 64 paesi non riusciranno a raggiungere l’obiettivo SDG 3.2 entro il 2030, a meno che non vengano intraprese azioni urgenti.

I neonati hanno possibilità di sopravvivenza tragicamente diverse in base al luogo di nascita.

Neonatologia - Chiesi Foundation
Neonatologia - Chiesi Foundation

La mortalità neonatale in Africa subsahariana è una sfida significativa, uno dei principali indicatori della salute materna e infantile, ed è considerata un riflesso dell’accesso ai servizi sanitari e alle condizioni socioeconomiche di una comunità.

In Africa esiste inoltre un importante divario tra i Paesi anglofoni e quelli francofoni, in termini di accesso alle cure, derivante dalla mancanza di assistenza allo sviluppo per la salute e dall’isolamento dalla comunità scientifica, in particolare dovuto alla barriera linguistica e al predominio dell’inglese nella salute globale. Abbiamo quindi scelto di lavorare principalmente con Paesi francofoni per contribuire a rendere la salute un diritto di tutti.

La mortalità neonatale in Africa subsahariana è una sfida significativa, uno dei principali indicatori della salute materna e infantile, ed è considerata un riflesso dell’accesso ai servizi sanitari e alle condizioni socioeconomiche di una comunità.

In Africa esiste inoltre un importante divario tra i Paesi anglofoni e quelli francofoni, in termini di accesso alle cure, derivante dalla mancanza di assistenza allo sviluppo per la salute e dall’isolamento dalla comunità scientifica, in particolare dovuto alla barriera linguistica e al predominio dell’inglese nella salute globale. Abbiamo quindi scelto di lavorare principalmente con Paesi francofoni per contribuire a rendere la salute un diritto di tutti.

Neonatologia - Chiesi Foundation
Neonatal Essential Survival Technology

NEST – Neonatal Essential Survival Technology

Il progetto NEST ha l’obiettivo di ridurre la mortalità neonatale (0-28 giorni) in particolare dei neonati patologici, prematuri o di basso peso alla nascita. L’approccio adottato è specifico per ogni contesto che ci si trova ad affrontare, dal momento che il gruppo target di Paesi comprende territori con differenti strutture sanitarie e diversi livelli di risorse finanziarie e umane.

La salute respiratoria

Le malattie respiratorie croniche (CRD) colpiscono le vie aeree e altre strutture dei polmoni. Alcune delle più comuni sono la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), l’asma, le malattie polmonari professionali e l’ipertensione polmonare.

Oltre al fumo di tabacco, altri fattori di rischio includono l’inquinamento atmosferico, le sostanze chimiche e le polveri professionali e le frequenti infezioni delle basse vie respiratorie durante l’infanzia.

Pneumologia - Chiesi Foundation
Pneumologia - Chiesi Foundation

Le CRD non sono curabili; tuttavia, varie forme di trattamento che aiutano ad aprire le vie aeree e migliorare la mancanza di respiro possono aiutare a controllare i sintomi e migliorare la vita quotidiana delle persone che convivono con queste condizioni.

Le due malattie respiratorie croniche più comuni sono l’asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Entrambe colpiscono le vie aeree nei polmoni. Nell’ambito respiratorio, Chiesi Foundation opera in Paesi a basse e medie risorse, come Perù, Guyana e Nepal.

Le CRD non sono curabili; tuttavia, varie forme di trattamento che aiutano ad aprire le vie aeree e migliorare la mancanza di respiro possono aiutare a controllare i sintomi e migliorare la vita quotidiana delle persone che convivono con queste condizioni.

Le due malattie respiratorie croniche più comuni sono l’asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Entrambe colpiscono le vie aeree nei polmoni. Nell’ambito respiratorio, Chiesi Foundation opera in Paesi a basse e medie risorse, come Perù, Guyana e Nepal.

Pneumologia - Chiesi Foundation
Global Access to Spirometry Project

GASP – Global Access to Spirometry Project

Il Progetto GASP promuove la formazione medica in ambito respiratorio focalizzandosi sullo sviluppo di un modello di competenze diagnostiche e cliniche specifiche per la gestione delle malattie respiratorie croniche, con particolare riferimento ad asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). L’obiettivo è quello di trasferire il know-how acquisito anche in altri Paesi a basso reddito.

Insieme per garantire il diritto alla salute.

Insieme per garantire il diritto alla salute.