L’edizione 2024 del NEST Partners Meeting, organizzato dalla Fondazione Chiesi, si è tenuta dal 7 all’11 ottobre a Cotonou, in Benin. Questo importante evento ha riunito vari stakeholder del settore della salute neonatale, con l’obiettivo di migliorare la collaborazione e ampliare l’impatto del modello Neonatal Essential Survival Technology (NEST) in tutta l’Africa subsahariana.
Il modello NEST per promuovere l’assistenza neonatale
Il modello NEST rappresenta un pilastro dell’impegno della Fondazione Chiesi nel ridurre i tassi di mortalità neonatale migliorando la qualità dell’assistenza sanitaria nelle regioni in cui l’accesso alle cure essenziali continua a essere limitato, come stabilito dall’Obiettivo di Sostenibilità 3.2 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Quest’anno, l’evento ha visto la partecipazione di direttori ospedalieri, operatori sanitari e rappresentanti chiave dei reparti neonatali di Benin, Burkina Faso, Burundi, Costa d’Avorio, Repubblica Centrafricana, Senegal e Togo, tutti uniti da un obiettivo comune.
Giornata istituzionale: favorire il dialogo e la collaborazione
Uno dei momenti salienti dell’incontro è stata la giornata istituzionale, tenutasi mercoledì 9 ottobre, che ha riunito i rappresentanti del Centre Hospitalier et Universitaire de la Mère et de l’Enfant Lagune de Cotonou (CHU-MEL) e del Centre National Hospitalier et Universitaire Hubert Koutoukou Maga (CNHU-HKM), le istituzioni governative, tra cui rappresentanti del Ministero della Salute del Benin, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dell’African Natal Association, della SoBePed – Société Béninoise de Pédiatrie e della SIN – Società Italiana di Neonatologia. Le sessioni hanno offerto una piattaforma per il dialogo sulle questioni urgenti che circondano l’assistenza sanitaria neonatale e sugli sforzi collaborativi necessari per affrontarle.
Una settimana di formazione e networking
La settimana è iniziata con un’introduzione e una presentazione della Fondazione Chiesi, insieme a briefing di organizzazioni partner coinvolte nei progetti di assistenza neonatale. Martedì si è tenuto un workshop incentrato sul Logical Framework, seguito da una visita al Centre Hospitalier et Universitaire de la Mère et de l’Enfant Lagune de Cotonou (CHU-MEL), dove i partecipanti hanno potuto osservare in prima persona l’impatto del modello NEST.
Durante la giornata istituzionale, i partecipanti si sono confrontati sulle sfide e le opportunità urgenti nel panorama della salute neonatale in Benin e nella più ampia regione francofona dell’Africa occidentale. Personaggi di spicco, tra cui il Dott. Aitchéhou Romuald Bothon, Chef de Service Santé Maternelle et Infantile del Ministero della Sanità del Benin, e vari stakeholder nazionali e internazionali, hanno sostenuto il miglioramento dell’assistenza neonatale.
L’agenda di giovedì includeva un workshop tenuto dal Dott. Ousman Mouhamadou, Study Coordinator del progetto IMPULSE (Improving Quality and Use of Newborn Indicators), focalizzato sull’importanza dei dati nel guidare i miglioramenti della qualità nell’assistenza neonatale. La giornata è stata completata da una sessione di formazione sulla verifica dei decessi neonatali, assicurando che i professionisti sanitari locali siano meglio attrezzati per analizzare e migliorare i fattori che contribuiscono ai tassi di mortalità.
Riflessioni conclusive e direzioni future
L’incontro si è concluso venerdì 11 ottobre con gli interventi della Dott.ssa Rebecca N’Guessan Kouamé, rappresentante del Ministero della Sanità della Costa d’Avorio, e Betti N’Gom, pediatra del Centre Hospitalier Régional d’Abobo, che hanno condiviso intuizioni ed esperienze relative alle iniziative di salute neonatale nella regione. La sessione conclusiva ha offerto un’opportunità di riflessione sui progressi compiuti durante la settimana e ha preparato il terreno per azioni e iniziative future.
Al di fuori del programma strutturato, i partecipanti si sono impegnati in attività di team building progettate per rafforzare le partnership e migliorare gli sforzi collaborativi per proseguire in questo percorso. Il sentimento generale dell’evento è stato di ottimismo, impegno e una convinzione rafforzata nel potere delle partnership per apportare un cambiamento reale nell’ambito della salute neonatale.
Un passo verso una migliore assistenza neonatale
Mentre guardiamo indietro al NEST Partners Meeting del 2024, è chiaro che le discussioni e le iniziative lanciate durante questo incontro sono destinate a promuovere la missione della Fondazione Chiesi di salvare vite neonatali e garantire un’assistenza di qualità in tutta l’Africa subsahariana. Le intuizioni acquisite e le connessioni create apriranno senza dubbio la strada a una collaborazione più incisiva in futuro. Estendiamo la nostra sincera gratitudine a tutti i partecipanti, partner e stakeholder per aver reso questo evento un grande clamoroso.