L’anniversario della Fondazione
Siamo felici e orgogliosi di poter festeggiare i nostri primi 20 anni. Fondata a Parma il 14 aprile 2005, come espressione della responsabilità sociale del Gruppo Chiesi, la Fondazione spegne oggi 20 candeline di impegno continuo nel migliorare l’accesso a cure di qualità in ambito respiratorio e neonatale per le popolazioni più vulnerabili del Sud Globale. In questa ricorrenza speciale, un pensiero va al Dott. Paolo Chiesi, nostro fondatore e primo presidente, scomparso lo scorso anno, che con grande passione e rigore scientifico ha promosso la nascita della Fondazione, seguendone l’evoluzione e contribuendo a definirne l’identità.
Per celebrare i 20 anni di attività ripercorriamo alcuni momenti salienti della nostra storia.
Il sostegno alla ricerca scientifica
Nei suoi primi cinque anni di vita e di attività, la Fondazione si è concentrata quasi esclusivamente sul sostegno di progetti di ricerca scientifica, facendo leva sul know-how e l’esperienza maturata dal Gruppo Chiesi a livello globale. Nel corso di questo periodo Chiesi Foundation, in qualità di grant-maker, ha finanziato numerosi progetti di ricerca locali e internazionali, oltre a diverse borse di studio.
La nostra missione: un impegno per la salute, il pianeta e il futuro
È nel 2010, però, che la Fondazione dà una svolta significativa al suo percorso filantropico, scegliendo di dedicarsi principalmente alla cooperazione internazionale nei settori dell’assistenza neonatale e respiratoria, agendo non solo come finanziatore, ma come vero e proprio implementing partner, favorendo così lo sviluppo sostenibile delle competenze cliniche e scientifiche per garantire l’autonomia delle comunità locali.
Il nostro impegno nel promuovere il diritto di tutti alla salute si riflette nella nostra missione:
“Ci impegniamo per migliorare la salute e alleviare le sofferenze di pazienti, affetti da malattie respiratorie e patologie neonatali, migliorandone la qualità di vita e quella delle loro famiglie.”
Sogniamo un futuro in cui tutti i neonati, le loro madri, le loro famiglie e tutte le persone affette da malattie respiratorie croniche nel Sud Globale abbiano accesso equo a cure di qualità. Ogni decisione intrapresa dalla Fondazione è guidata dai suoi valori fondanti: senso di responsabilità verso la società e l’ambiente, diffusione della conoscenza scientifica ed equità attraverso la lotta alla sofferenza.
Il nostro contributo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile
I 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 (SDG) delle Nazioni Unite richiedono un’azione urgente e collaborativa di tutti gli Stati Membri per affrontare le sfide globali e raggiungere traguardi precisi.
La Fondazione sostiene in particolare due SDG dell’Agenda 2030:
- Obiettivo 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età.
- Obiettivo 17: Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.
In questo modo, Chiesi Foundation contribuisce a garantire il diritto alla salute a tutti e a tutte le età e favorisce la creazione di reti e partnership con istituzioni locali e internazionali, Ministeri della Salute, università, ONG, ospedali e operatori sanitari.
Perché il Sud Globale?
Oggi Chiesi Foundation opera attivamente in 13 Paesi del Sud Globale, dove l’accesso a cure di qualità rappresenta ancora una delle principali criticità per le popolazioni locali.
Nonostante i progressi degli ultimi decenni, la mortalità neonatale rimane ancora elevata in molte aree. L’Africa subsahariana ha registrato nel 2023 un tasso medio di mortalità di 26 neonati ogni 1.000 nati vivi. La maggior parte dei decessi avviene nel primo mese di vita e potrebbe essere evitata con cure ostetriche e neonatali adeguate. In aggiunta, il predominio dell’inglese nella salute globale determina un profondo divario linguistico che penalizza i contesti francofoni. La Fondazione ha, pertanto, scelto di concentrare la propria attività in questi paesi, dove l’accesso a risorse e formazione è più limitato.
Anche le malattie respiratorie croniche rappresentano un’urgenza spesso trascurata. Patologie come asma e BPCO – broncopneumopatia cronica ostruttiva, causano milioni di decessi ogni anno, di cui la maggior parte nei paesi del Sud del mondo. Attraverso programmi d’intervento mirati, la Fondazione ricerca e implementa soluzioni per invertire queste tendenze e rafforzare le capacità diagnostiche e gestionali dei sistemi sanitari locali.
Le prime partnership: Burkina Faso e Benin
Nel 2010 prende avvio la prima collaborazione in Burkina Faso con l’Hôpital Saint Camille de Ouagadougou (HOSCO), focalizzata sulla formazione del personale sanitario e sulla cura dei neonati prematuri e patologici. Nel 2020, la creazione di una Rete di Perinatologia della Regione del Centro ha rappresentato un passo fondamentale per favorire il dialogo tra diversi attori e sviluppare programmi di formazione comuni, con l’obiettivo di facilitare il trasferimento dei casi critici dai centri di nascita ai principali ospedali della capitale.
Nel 2011, inizia il progetto con l’Hôpital Saint Jean de Dieu de Tanguiéta (HSJD), in Benin, con l’obiettivo di ridurre la mortalità neonatale. Grazie al sostegno della Fondazione, nel 2012 viene inaugurato un nuovo reparto di neonatologia dotato di attrezzature mediche adeguate. Un’attenzione particolare è stata poi dedicata all’introduzione dell’unità Kangaroo Care (KC), finalizzata a migliorare la salute neonatale nel lungo termine e a monitorarla attraverso l’organizzazione di visite ambulatoriali di follow-up a domicilio.
La nascita dei modelli NEST e GASP
A partire dal 2014 Chiesi Foundation avvia i suoi programmi di cooperazione internazionale, strutturando i propri interventi sulla base di due modelli innovativi:
- Il Modello NEST – Neonatal Essential Survival Technology, che ha ideato con l’obiettivo di migliorare l’accesso alle cure neonatali nei paesi a risorse limitate attraverso la formazione clinica, il supporto e l’organizzazione delle infrastrutture, e la diffusione di linee guida adattate al contesto locale.
- Il Modello GASP – Global Access to Spirometry Project, volto a migliorare la diagnosi e la gestione di pazienti con malattie respiratorie croniche, come asma e BPCO, attraverso programmi di formazione, creazione di laboratori di spirometria e diffusione di protocolli standard, come le linee guida GOLD.
Nuove collaborazioni: Burundi e Guyana
Nel 2014, il GASP ha permesso di istituire il primo laboratorio di spirometria presso il Georgetown Public Hospital Corporation (GPHC), in Guyana. Grazie a questa collaborazione, nell’ospedale è da allora possibile effettuare visite di controllo e diagnosticare malattie croniche respiratorie. Ad oggi, il dipartimento di spirometria ha effettuato oltre 30.000 visite.
Contemporaneamente, nasce la collaborazione con Amahoro Pro-Africa Onlus per supportare l’inaugurazione del reparto di neonatologia dell’Ospedale di Ngozi, in Burundi, che avverrà l’anno seguente. In questa regione, la Fondazione ha contribuito all’allestimento dell’area Kangaroo Care (KC) per rafforzare la formazione e i servizi dedicati ai neonati prematuri. Il progetto si è poi esteso a livello provinciale, portando l’Ospedale di Ngozi a essere riconosciuto come centro nazionale di riferimento per la KC.
Espansione dei modelli NEST e GASP
Nel 2018, il Modello NEST viene implementato in Togo presso l’Hôpital d’Enfants Yendube di Dapaong, in risposta alla richiesta di supporto per avviare le attività del nuovo reparto di neonatologia, appena costruito. Qui, la Fondazione ha sostenuto l’ospedale con l’acquisto di tecnologie essenziali, il potenziamento dell’area KC e la formazione del personale. Grazie alla creazione di una sala multimediale e alla collaborazione della Dott.ssa Lucia Tubaldi, neonatologa e membro della Società Italiana di Neonatologia, nel 2022 è stata resa possibile anche la formazione a distanza.
Lo stesso anno, il GASP arriva in Perù, dove il Policlinico Santa Rita nella provincia di Cusco diventa centro per la diagnosi e la gestione delle malattie croniche, come l’asma e la BPCO. La collaborazione si arricchisce di due nuovi partner strategici: SEPAR Solidaria della Società Spagnola di Pneumologia e la filiale spagnola del Gruppo Chiesi, che hanno permesso l’avvio di programmi di formazione, sensibilizzazione e costruzione di una rete tra strutture sanitarie in questa provincia.
Innovazione e nuova governance
Nel corso del 2021 Chiesi Foundation avvia un processo di revisione strategica per la definizione di nuovi obiettivi e linee d’azione per il futuro. Una parte fondamentale di questa iniziativa è la nomina di due nuove figure strategiche: Massimo Salvadori e Maria Paola Chiesi assumono rispettivamente i ruoli di coordinatore e presidente.
Nello stesso anno, nasce il progetto di ricerca scientifica IMPULSE – IMProving qUaLity and uSE of newborn indicators – in collaborazione con partner di alto profilo come la London School of Hygiene and Tropical Medicine (LSHTM), il WHO Collaborating Center di Trieste (IRCCS materno infantile Burlo Garofolo), CUAMM– Medici con l’Africa, UNICEF e OMS. L’iniziativa mira a migliorare la qualità e l’analisi dei dati e KPI raccolti nei reparti neonatali dei paesi a risorse limitate, per valutare interventi clinici di miglioramento.
Nuovi orizzonti in Asia
Nel 2023 il Modello GASP approda in Nepal, con un progetto pionieristico per la prevenzione delle malattie respiratorie tra i lavoratori dei forni per la produzione di mattoni, un settore esposto a silice e inquinamento. In collaborazione con la Johns Hopkins University, viene avviato a Bhaktapur un programma di screening spirometrico gratuito per identificare patologie come silicosi, asma e BPCO. Il progetto ha previsto la formazione del personale locale, la distribuzione di materiali informativi e il coinvolgimento dell’associazione dei proprietari, che ha espresso il proprio impegno a migliorare le condizioni di salute dei lavoratori.
Costruire reti per il cambiamento
Il partenariato è alla base di ogni intervento della Fondazione. Nessuna sfida complessa può essere affrontata in solitudine: solo attraverso la collaborazione tra attori locali e internazionali è possibile generare cambiamenti sostenibili e duraturi.
Nel 2022 Chiesi Foundation supporta la costituzione dell’African Neonatal Association (ANA), un’organizzazione professionale volontaria senza scopo di lucro che agisce per migliorare le cure neonatali in Africa. ANA promuove la collaborazione tra neonatologi del continente, favorisce la formazione continua e contribuisce allo sviluppo di politiche sanitarie più efficaci e contestualizzate.
Nel 2023, prende avvio una nuova alleanza con il Council of International Neonatal Nurses (COINN), con l’obiettivo di rafforzare le competenze infermieristiche locali nei reparti neonatali dei paesi del Sud Globale. L’approccio infermieristico, spesso sottovalutato, è invece centrale per garantire cure di qualità, in particolare nei contesti a risorse limitate.
Nel 2024, il Modello NEST viene implementato anche in Costa d’Avorio presso l’Hôpital Regional d’Abobo, estendendo a un quinto paese l’intervento nell’Africa francofona.
Sempre nel 2024, prende avvio la collaborazione con la Pan African Thoracic Society (PATS) per promuovere la ricerca pneumologica da parte di ricercatori africani nel continente. L’obiettivo è colmare il divario tra i bisogni clinici e l’offerta terapeutica, in una regione in cui le malattie respiratorie croniche sono ancora trascurate.
Nel corso dell’anno, la Fondazione istituisce un Technical Advisory Group per il programma GASP, composto da esperti internazionali per guidare l’evoluzione del Modello, assicurandone l’adattabilità ai diversi contesti attuali e futuri in cui verrà implementato.
Dove siamo oggi
A 20 anni esatti dalla sua nascita, oggi Chiesi Foundation è attiva con i suoi progetti di cooperazione internazionale e ricerca scientifica in 13 paesi del Sud Globale e continua a estendere e potenziare le sue iniziative.
Nei primi mesi del 2025 abbiamo contribuito all’espansione del Modello NEST in Benin, con una nuova partnership presso il Centre Hospitalier Universitaire de la Mère et de l’Enfant Lagune di Cotonou. Parallelamente, è stato costituito un secondo Technical Advisory Group, dedicato all’evoluzione e all’adattabilità del programma NEST in nuovi paesi.
Guardando al futuro, da 20 anni
In questi vent’anni di attività, Chiesi Foundation ha costruito un percorso fondato sul sostegno costante, la formazione continua e la responsabilità verso le generazioni future, lavorando al fianco di comunità locali, professionisti sanitari e istituzioni per migliorare l’accesso a cure di qualità nei Paesi del Sud Globale.
Oggi, rinnoviamo con determinazione il nostro impegno a promuovere la salute globale come diritto di tutti, attraverso azioni concrete, condivisione della conoscenza e partnership durature. Grazie alla collaborazione e al supporto di chi condivide i nostri valori, continueremo a implementare soluzioni concrete e mirate per generare un impatto positivo nei contesti più vulnerabili e contribuire a creare un futuro più sano, equo e sostenibile per tutti.