Mentre riguardiamo al 2024, Chiesi Foundation è orgogliosa di condividere le varie iniziative e progetti in cui siamo stati coinvolti. Il nostro impegno per migliorare l’assistenza sanitaria nel Sud del mondo ci ha portato a innovare e collaborare su scala globale. Ecco una panoramica delle nostre attività principali.

Modello NEST: revisione e nuova pubblicazione

Dopo aver rivisto il modello NEST, ne abbiamo avviato l’implementazione nei nostri ospedali partner. Ciò ha comportato valutazioni delle necessità, lo sviluppo di piani d’azione specifici per ogni paese in cui il modello è attivo, la formazione del personale sanitario e l’empowerment delle famiglie coinvolgendole con un approccio “zero-separazione” e incentrato sulla famiglia. La pubblicazione del modello NEST rivisto è stata una pietra miliare significativa, fornendo un quadro completo per migliorare l’assistenza neonatale in contesti con risorse limitate. Il modello è stato sottoposto a un lungo processo di revisione, iniziato nel 2023 e che ha coinvolto la partecipazione e la collaborazione dei nostri partner. Ci aspettiamo di vedere i primi risultati sull’impatto del modello nel 2025.

Ulteriori informazioni sul documento modello NEST.

Modello NEST: implementazione in Benin, Burkina Faso e Togo

Quest’anno abbiamo rivisto e sperimentato il modello Neonatal Essential Survival Technology (NEST) in Benin, Burkina Faso e Togo. Il modello NEST affronta la mortalità e la morbilità neonatale identificando le barriere e implementando soluzioni sostenibili e pratiche. Al centro, il modello NEST enfatizza la separazione zero e l’assistenza familiare partecipativa. Questo approccio promuove una partnership tra la famiglia e il personale dell’unità neonatale, incoraggiando la presenza costante della famiglia al capezzale del bambino. Questo modello di assistenza condivisa consente alle famiglie di fornire assistenza infermieristica essenziale e di partecipare al processo decisionale medico. Promuovendo la collaborazione tra gli operatori sanitari, il modello NEST mira a ridurre le disparità nei tassi di mortalità, in particolare durante i primi 28 giorni critici di vita. Le implementazioni pilota hanno mostrato risultati promettenti, con gli operatori sanitari locali che hanno adattato il modello ai loro contesti e alle loro esigenze specifiche.

Ulteriori informazioni sul NEST.

Modello NEST: Fase 2 di implementazione in Burundi

Nell’ambito del quadro NEST, la seconda fase dell’implementazione del progetto Kangaroo Care in Burundi ha comportato la formazione del personale medico di sei ospedali di riferimento presso il Ngozi Regional Hospital. Le sessioni di formazione hanno fornito agli operatori sanitari le competenze e le conoscenze necessarie per fornire cure di alta qualità ai neonati. La collaborazione tra partner locali e internazionali è stata determinante per il successo di questa fase.

Ulteriori informazioni sull’implementazione in Burundi.

Kangaroo Care in Burundi: uno studio di caso

In Burundi, abbiamo implementato il modello NEST con un focus sulla Kangaroo Care, che prevede il contatto pelle a pelle tra genitore e neonato per rafforzare il legame e migliorare i risultati sanitari. Questo studio di caso evidenzia l’importanza di misurare le attività e il loro impatto per migliorare l’efficacia. Il progetto Kangaroo Care in Burundi ha dimostrato miglioramenti significativi nella salute neonatale, con tassi di sopravvivenza aumentati e migliori risultati sanitari complessivi per i neonati prematuri e sottopeso. Il progetto ha anche favorito relazioni più forti tra operatori sanitari e famiglie, promuovendo un approccio più olistico all’assistenza neonatale.

Ulteriori informazioni sul caso di studio.

Dedicazione dell’Unità KMC presso l’Ospedale Regionale di Ngozi in Memoria del Dott. Paolo Chiesi

La Kangaroo Mother Care (KMC) Unit presso il Ngozi Regional Hospital in Burundi è stata dedicata alla memoria del dott. Paolo Chiesi, fondatore della Chiesi Foundation, in onore del suo contributo all’assistenza neonatale. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato operatori sanitari, famiglie e rappresentanti della Fondazione. La KMC Unit offre un ambiente sicuro e di supporto per le madri e i loro neonati, promuovendo il contatto pelle a pelle e l’allattamento al seno. La dedica dell’unità è una testimonianza dell’eredità del dott. Paolo e del nostro impegno nel migliorare l’assistenza neonatale nel Sud del mondo.

NEST Partners Meeting: seconda edizione

Abbiamo tenuto la seconda edizione del NEST Partners Meeting a Cotonou, Benin, riunendo vari stakeholder da 7 paesi dell’Africa subsahariana nel settore della salute neonatale e tutti i nostri partner e concentrandoci sul potenziamento della collaborazione e sull’espansione dell’impatto del modello NEST in tutta l’Africa subsahariana. Tra i partecipanti c’erano anche direttori di ospedali, professionisti sanitari e rappresentanti del Ministero della Salute, agenzie ONU, società scientifiche internazionali e nazionali, tra cui l’ African Neonatal Association (ANA) e organizzazioni non governative. L’incontro ha fornito un forum per condividere le migliori pratiche, discutere le sfide e identificare opportunità per un’ulteriore collaborazione. Il successo dell’incontro ha rafforzato la rete di partner impegnati a migliorare l’assistenza neonatale nella regione.

Ulteriori informazioni sul NEST Partners Meeting del 2024.

Modello NEST: espansione in Costa d’Avorio

Alla fine del 2024, il modello NEST si è esteso alla Costa d’Avorio, attraverso una nuova collaborazione con Medici con l’Africa – CUAMM come partner esecutivo. Questa espansione mira a sviluppare capacità di assistenza neonatale per ostetriche, infermieri e medici in tre strutture sanitarie: Centre Hospitalier Régional (CHR) d’Abobo, Hôpital Général Privé Confessionnel Saints Coeurs de Clouetcha (HGPC) e Formation Sanitaire à Base Communautaire (FSU-COM) d’Anonkoua-Kouté. Il progetto ha comportato un’ampia formazione per gli operatori sanitari delle tre strutture sanitarie interessate. I risultati iniziali in termini di maggiore capacità di fornire cure di alta qualità sono promettenti.

Ulteriori informazioni sul modello NEST in Costa d’Avorio.

Nuovo progetto in Senegal con il PMNCH

Abbiamo avviato una nuova collaborazione con la Partnership for Maternal, Newborn and Child Health (PMNCH) per implementare il Collaborative Advocacy Action Plan (CAAP). Questa iniziativa si concentra sul miglioramento della salute materna e neonatale attraverso un efficace coinvolgimento degli stakeholder e la condivisione delle informazioni. L’iniziativa CAAP mira a migliorare la responsabilità per la salute delle donne, dei bambini e degli adolescenti (WCAH) riunendo partner di vari gruppi di interesse. Questo sforzo collaborativo mira a creare un’advocacy più efficace e coordinata per donne, bambini (inclusi i neonati) e adolescenti.

Il processo inizia con una valutazione e un’analisi inclusive e guidate dai partner degli impegni WCAH in ogni paese partecipante, con Amref a guidare questo sforzo in Senegal. Sulla base delle prove raccolte, i partner identificano quindi una serie di azioni di advocacy da intraprendere collettivamente dagli stakeholder WCAH. Queste azioni mirano a migliorare la qualità e l’implementazione degli impegni WCAH esistenti e ad affrontare la necessità di nuovi impegni laddove vengono identificate lacune significative. La collaborazione ha portato a una maggiore consapevolezza e a un maggiore sostegno alle iniziative per la salute materna e neonatale, nonché a migliori risultati in termini di salute per madri e bambini.

Ulteriori informazioni sulla partnership in Senegal.

Partecipazione alla conferenza APLF

Il nostro team ha inoltre partecipato alla conferenza dell’Association des Pédiatres de Langue Française (APLF) a Dakar, contribuendo a panel e discussioni su assistenza neonatale ed equità sanitaria. La conferenza ha offerto una piattaforma ai professionisti sanitari per condividere le proprie conoscenze ed esperienze, discutere le best practice ed esplorare nuovi approcci per migliorare l’assistenza pediatrica e neonatale. La nostra partecipazione, insieme al Prof. Ousmane Ndiaye, Presidente dell’APLF, membro del comitato direttivo dell’International Pediatric Association (IPA) e Consulente tecnico della Fondazione Chiesi, Sandrine Mukeshimana, Responsabile del reparto di neonatologia presso l’ospedale regionale di Ngozi, Ousman Mouhamadou, Coordinatore del progetto IMPULSE, e Tomomi Kitamura, Ufficio regionale UNICEF per l’Africa occidentale e centrale, ha contribuito a evidenziare l’importanza di affrontare le disparità sanitarie e promuovere un accesso equo a cure di qualità per tutti i neonati. Inoltre, i nostri rappresentanti hanno sottolineato il divario esistente tra le comunità anglofone e francofone in Africa e la necessità di superare queste barriere linguistiche per raggiungere l’SDG 3.2.

Ulteriori informazioni sulla conferenza APLF.

Partecipazione alla Consultazione Regionale EWENE a Dakar

Abbiamo partecipato alla consultazione regionale Every Woman Every Newborn Everywhere (EWENE) a Dakar lo scorso novembre, dove le discussioni si sono concentrate sul progresso delle iniziative per la salute neonatale e materna. L’evento ha offerto alle parti interessate l’opportunità di condividere le proprie esperienze, discutere le sfide e identificare soluzioni per migliorare i risultati sanitari per le donne e i neonati. È stato stimolante far parte della delegazione del Benin tra le discussioni coinvolgenti che plasmano il futuro della salute materna e infantile. Abbiamo anche avuto l’opportunità di incontrare delegazioni provenienti da 25 paesi africani, in particolare quelle di Burkina Faso, Togo e Costa d’Avorio, dove opera anche la Fondazione.

Ulteriori informazioni su EWENE.

Rompere le barriere linguistiche

I paesi francofoni dell’Africa subsahariana affrontano sfide significative nell’assistenza neonatale, in parte a causa delle barriere linguistiche. La maggior parte della letteratura medica, comprese le linee guida per l’assistenza neonatale, è prevalentemente disponibile in inglese, limitando l’accesso alle informazioni mediche essenziali per i professionisti sanitari in queste regioni. Per affrontare questo problema, Chiesi Foundation, in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha finanziato la traduzione di tre documenti cruciali: “WHO recommendations for the care of the preterm or low-birth-weight infant“, “Kangaroo Mother Care: a transformative innovation in health care” e “Kangaroo Mother Care – Implementation strategy for scale-up adaptable to different country contexts“. Questi documenti forniscono una guida preziosa per i professionisti sanitari, consentendo loro di fornire assistenza di alta qualità ai neonati pretermine e di basso peso alla nascita. La nostra iniziativa mira a migliorare l’assistenza neonatale rendendo accessibili informazioni mediche essenziali nella lingua locale, migliorando così la qualità dell’assistenza fornita ai neonati più vulnerabili.

Ulteriori informazioni sui documenti dell’OMS.

IMPULSE: Improving Quality and Use of Newborn Indicators

Il progetto IMPULSE è passato dalla fase 1 alla fase 2, concentrandosi sull’utilizzo delle prove raccolte a fini di advocacy e definizione delle politiche. Il progetto mira a migliorare la qualità e l’uso dei dati sui neonati e sui nati morti nella Repubblica Centrafricana, in Etiopia, in Tanzania e in Uganda, grazie alla collaborazione della London School of Hygiene and Tropical Medicine (LSHTM), IRCCS Maternal Infant Burlo Garofolo WHO Collaborating Center e Medici con l’Africa – CUAMM, e il supporto tecnico di UNICEF e OMS . La prima fase del progetto ha comportato un’ampia ricerca e raccolta dati, che ha fornito preziose informazioni sulle sfide e le opportunità per migliorare la salute dei neonati. La seconda fase si baserà su queste scoperte, implementando interventi mirati per migliorare la qualità e l’uso dei dati, migliorando in ultima analisi i risultati sanitari per i neonati.

Ulteriori informazioni sul progetto IMPULSE.

Modello GASP: espansione in Guyana con il Ministero della Salute

In Guyana, il framework del modello GASP ha rafforzato il sistema hub and spoke con la Georgetown Public Hospital Corporation (dove la formazione in spirometria ha migliorato le competenze del personale sanitario) e con cinque centri satellite della capitale. Nel 2025, il modello verrà esteso ad altre città della Guyana: sei centri hanno già ricevuto una formazione teorica, ma devono ancora sottoporsi a sessioni di formazione pratica. Il progetto ha migliorato significativamente la diagnosi e la gestione delle malattie respiratorie in Guyana, portando a migliori risultati sanitari per i pazienti.

Ulteriori informazioni sul modello GASP in Guyana.

Modello GASP: Rinnovo delle Partnership in Perù

La nostra partnership con il Policlinico Santa Rita del Cusco, Chiesi Spagna e SEPAR Solidaria è stata rinnovata per continuare a implementare il modello GASP in Perù. Ciò include campagne sanitarie, screening e sviluppo di linee guida cliniche. La partnership rinnovata mirava a consolidare i successi degli anni precedenti, migliorando ulteriormente la diagnosi e la gestione delle malattie respiratorie in Perù. La collaborazione si è anche concentrata sulla creazione di capacità, con un’ampia formazione fornita ai professionisti sanitari per migliorare le loro competenze e conoscenze.

Ulteriori informazioni sul modello GASP in Perù.

Modello GASP: prima visita in loco in Nepal

La prima visita in loco per il Global Access to Spirometry Project (GASP) in Nepal è stata condotta concentrandosi sullo screening dei lavoratori delle fornaci di mattoni per le malattie respiratorie, condotto dalla Johns Hopkins University e dall’Institute of Medicine della Tribhuvan University di Bhaktapur. La visita ha fornito preziose informazioni sulle esigenze e le sfide affrontate dalla popolazione locale e ha contribuito a informare lo sviluppo di interventi mirati. Il progetto mira a migliorare la diagnosi e la gestione delle malattie respiratorie, migliorando in ultima analisi la salute e il benessere dei lavoratori delle fornaci di mattoni e della comunità in Nepal. Sono in corso piani per aggiungere una componente clinica al progetto, con una valutazione della struttura sanitaria programmata per l’inizio del 2025.

Ulteriori informazioni sul modello GASP in Nepal.

La Fondazione Chiesi all’ATS Conference 2024

Abbiamo ospitato il nostro primo simposio alla conferenza dell’American Thoracic Society (ATS) del 2024, insieme al dott. Robert Levy (University of British Columbia), al dott. William Checkley (Johns Hopkins University) e alla dott. ssa Laura Nicolaou (Johns Hopkins University), evidenziando il modello GASP e il suo impatto sulla salute respiratoria nel Sud del mondo. Il simposio “Global Health Dijuties in Chronic Respiratory Diseases: challenges & solutions” ha fornito una piattaforma per gli esperti per condividere le loro conoscenze ed esperienze, discutere le sfide ed esplorare potenziali soluzioni per migliorare i risultati della salute respiratoria e, soprattutto, far luce sul contesto del Sud del mondo. L’evento è stato molto partecipato e ha ricevuto feedback positivi anche dai partecipanti e dagli organizzatori, rafforzando ulteriormente la nostra reputazione di leader nelle iniziative sanitarie globali.

Ulteriori informazioni sull’American Thoracic Society.

Pubblicazione del Bilancio Sociale 2023

Abbiamo pubblicato la seconda edizione del nostro Social Report, che descrive in dettaglio le nostre attività e il nostro impatto nell’ultimo anno. Il report evidenzia i risultati e le sfide dei nostri vari progetti, fornendo una panoramica completa del nostro lavoro. Include anche testimonianze di beneficiari e partner, che mostrano l’impatto positivo delle nostre iniziative sulla vita di individui e comunità. Inizialmente lanciato in italiano, il Report è stato recentemente tradotto in inglese e francese per rendere tutte le nostre azioni più accessibili e per sottolineare il nostro impegno nel superare le barriere linguistiche nel campo della ricerca scientifica sanitaria. La pubblicazione del report è un’importante pietra miliare, che dimostra il nostro impegno per la trasparenza e la responsabilità.

Ulteriori informazioni sul nostro Bilancio Sociale.

Iniziative di raccolta fondi

Anche nel 2024, la Fondazione ha lavorato per migliorare e differenziare le sue fonti di reddito attraverso varie attività di raccolta fondi, tra cui la raccolta fondi aziendale, le partnership con affiliate del Gruppo Chiesi e la campagna 5×1000 verso la nostra comunità italiana, che sono state fondamentali nel sostenere i nostri progetti e iniziative. I fondi raccolti ci hanno permesso di espandere i nostri programmi, raggiungere più beneficiari e ottenere un impatto maggiore. Il successo di queste iniziative di raccolta fondi è una testimonianza della generosità e del supporto dei nostri donatori e partner, che condividono il nostro impegno nel migliorare i risultati sanitari per le popolazioni meno assistite.

Ulteriori informazioni sulla campagna 5×1000.

Chiesi Foundation continua a crescere

La Fondazione Chiesi ha accolto nuovi membri del team, tra cui un Communication & Event Officer e un Program Quality Officer, per rafforzare ulteriormente i nostri sforzi e migliorare il nostro impatto. L’aggiunta di questi nuovi ruoli ci ha consentito di migliorare i nostri sforzi di comunicazione e sensibilizzazione, nonché di migliorare la qualità e l’efficacia dei nostri programmi. La crescita del nostro team riflette il nostro impegno continuo nel costruire un’organizzazione forte e capace, dedicata al raggiungimento della nostra missione di migliorare i risultati sanitari per le popolazioni svantaggiate. Mentre ci avviciniamo al 2025, il nostro impegno per migliorare l’accesso a un’assistenza sanitaria di qualità nel Sud del mondo rimane forte. Grazie per il vostro continuo supporto e la vostra collaborazione nel fare la differenza.

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